L’inizio del film, Harry Potter e il principe mezzosangue, non è così cupo come le prime pagine della sua fonte letteraria.
Harry Potter e il principe mezzo sangue è il sesto capitolo della serie e forse il più importante per Harry e i suoi amici, quando Voldemort è tornato in piena forza e minaccia sia il mondo Babbano che quello dei maghi. Ma la storia inizia la sua narrazione in modo molto diverso nella versione cinematografica rispetto al libro. Sebbene la sua intenzione sia la stessa, ed entrambe le versioni abbiano un tono piuttosto simile, sono molto diverse per portata e spettacolo.
Il principe mezzosangue il film inizia con la cupa ombra del ritorno di Voldemort che si riversa nel mondo Babbano mostrando un gruppo di Mangiamorte che volano per le strade di Londra sotto forma di fumo fino a Diagon Alley, dove rapiscono il produttore di bacchette Ollivander. Procedono quindi a danneggiare il Millennium Bridge in città, provocandone il crollo in mezzo a molto caos. Mentre il libro inizia con uno strano incontro tra il Ministro della Magia recentemente licenziato, Cornelius Caramell, e il Primo Ministro Babbano, in cui Caramell esprime la sua paura e la gravità della situazione annunciando che Voldemort è tornato – e questo significa guerra.

Il principe mezzosangue il film è accuratamente incentrato sulla relazione tra Silente e Harry, e i realizzatori hanno deciso di riprendere esattamente dalla fine de L’ordine della fenice. Pertanto, e dopo aver assistito alla tragica morte di Sirius Black, il primo scatto è un Harry emotivamente e fisicamente in frantumi che viene attentamente guidato da Silente attraverso una folla di giornalisti lampeggianti. Il tono scuro viene successivamente accresciuto dallo stato di paura che ne consegue. Senza più bisogno di segretezza, i Mangiamorte ora vagano ancora più liberamente, forgiando un clima cupo e provocando il caos in entrambi i mondi.
Nella versione del libro, il Primo Ministro Babbano, a cui non viene dato un nome, non è in grado di cogliere la causa di tale caos. Cioè, fino a quando Caramell non chiama un pubblico e spiega che, nonostante gli innumerevoli sforzi per cancellare i ricordi e subire danni, la guerra è alle porte e influenzerà sicuramente entrambi i mondi. Caramell gli dice che è stato sostituito da un nuovo Ministro della Magia, Rufus Scrimgeour, che arriva pochi istanti dopo. L’incontro è un sinistro avvertimento e diventa ancora più cupo data l’ampia portata della minaccia. Menziona anche un incidente con un ponte che potrebbe aver ispirato i registi a usarlo come la principale minaccia per i Babbani all’inizio del film.

L’incontro dei ministri serve a sottolineare la gravità della situazione, anche al mondo Babbano, da sempre circondato da uno strato di oblio e di protezione. La sua semplicità e il suo dialogo creano un tono minaccioso molto più grande di qualsiasi altro incidente. Ma, essendo stati sostituiti con l’attacco al ponte, i realizzatori stanno trasmettendo lo stesso messaggio, anche se con più spettacolo e una portata più ampia, che aumenta la minaccia delle forze oscure. Tuttavia, lascia anche il pubblico a chiedersi quale sarebbe stata la scelta migliore.
Il capitolo, intitolato “L’altro ministro”, condivide gran parte del punto di vista del mondo Babbano, che avrebbe allontanato il pubblico dalla trama principale. In definitiva, dal momento che il mondo Babbano non viene spesso affrontato nei film, l’incontro dei ministri rimane un altro taglio dell’adattamento per il grande schermo che lascia i fan a chiedersi come avrebbe potuto funzionare qualcosa con un grande potenziale.