Con il Lima Major alle porte, ci sono rumori in sottofondo da parte di giocatori attuali e in pensione. Uno di questi incidenti è accaduto con l’ex capitano dell’EG e vincitore della TI5 Peter Dager, meglio conosciuto da fan e giocatori come ppd, quando ha fatto alcune audaci affermazioni sullo stato di Dota 2 scena così com’è oggi. La sua opinione, che ha pubblicato su Twitter il 20 febbraio, era particolarmente rivolta a squadre e organizzatori, parlando di cosa possono fare meglio invece di concentrare tutte le loro energie sulla vittoria.
Dopo il suo periodo come allenatore per Team Alliance, il leggendario capitano ora lavora come Program Operations Manager presso Esports Engine, una società di organizzazione di eventi. Peter ha parlato di quanto siano diventate gonfie le organizzazioni di eSport, elaborando questo argomento dicendo che queste organizzazioni hanno imparato a vivere dei loro investimenti invece di usarli per fare più soldi.
Con la precedente posizione di ppd su come un montepremi più piccolo non sia un grosso problema per i giocatori professionisti veramente affamati, il suo approccio attuale menziona che i giocatori di ogni squadra dovrebbero essere incoraggiati a usare il proprio marchio per trarre profitto dalla loro attuale fama. Ha proseguito dicendo che questi team dovrebbero lavorare su questo per non essere sostituiti da team più recenti che si organizzano meglio.
Alla domanda sul tipo di modello di monetizzazione che queste squadre possono seguire, ppd ha affermato che i prodotti basati sulla squadra e sui giocatori funzionerebbero bene. Anche “qualcosa di banale come la carta igienica” funzionerebbe con il giusto approccio è ciò in cui crede fermamente. Se le organizzazioni di eSport prenderanno sul serio questo consiglio o meno è ancora da vedere.