La lega delle leggende comunità di tutto il mondo si è svegliata con una decisione senza precedenti la mattina del 29 maggio.
La North American LCS Players Association (LCSPA) ha votato per organizzare uno sciopero in reazione alla decisione di Riot Games di rimuovere l’obbligo per determinate organizzazioni di schierare un roster della North American Challengers League, lasciando così incerto l’inizio della LCS Summer Split 2023. Questo tipo di azione collettiva non è mai accaduto prima nella storia della LCS, ma arriva in un momento in cui l’attrito tra Riot e NALCSPA ha raggiunto il massimo storico.
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La reazione al voto è stata perlopiù positiva, con molti leghisti fan che si congratulano con la LCSPA per aver tentato di cambiare e protestare contro Riot, non solo l’organizzatore del torneo della Lega circuito professionale ma anche lo sviluppatore del gioco.
“Questa è storia in divenire”, ha scritto su Twitter la creatrice di contenuti di Misfits, la signora Chim Chim. “Orgoglioso dei giocatori per aver difeso se stessi e ciò in cui credono, in attesa delle risoluzioni a venire”, ha scritto su Twitter l’ex giornalista e analista di LCS diventato creatore di contenuti Ovilee.
Sebbene la LCSPA non abbia confermato la data dello sciopero, dovrebbe avvenire giovedì 1 giugno, il giorno di apertura della LCS Summer Split 2023. Questo perché tutte le 10 squadre LCS giocheranno quel giorno. Moment Of Game ha contattato LCSPA per la conferma e aggiornerà questo articolo quando riceverà una risposta.
Riot e LCSPA hanno solo un paio di giorni per raggiungere un accordo che soddisfi entrambe le parti. L’associazione dei giocatori ha presentato cinque richieste prima del voto per organizzare uno sciopero, ma non è chiaro se Riot accetterà le richieste. In particolare includono un “VALORANT-style” sistema di retrocessione e promozione per LCS e NACL e un pool di entrate di $ 300.000 per ogni squadra NACL da spendere per gli stipendi.