Il recente debutto su Steam di Overwatch 2 ha fatto la storia dei giochi per PC, ma probabilmente non nel modo previsto dai suoi sviluppatori. Con oltre 20.000 recensioni in gran parte negative accumulate entro il primo giorno, che non mostrano segni di interruzione, OW2 è diventato rapidamente il gioco con il punteggio peggiore di Steam nei vent’anni di storia della piattaforma e, dopo più di una settimana di esplosione, il direttore del gioco Aaron Keller ha pubblicato un dichiarazione ufficiale riconoscendo la schiacciante negatività.
La maggior parte dei reclami dei giocatori riguarda lo schema di monetizzazione del gioco, che è diventato molto più pervasivo dopo OW2è il passaggio a un modello free-to-play. Blizzard non è mai stato uno che ha evitato le microtransazioni: basta dare un’occhiata superficiale a World of Warcraft per verificarlo, ma OW2 introducerli retroattivamente, bloccare i modi per ottenere cosmetici gratuitamente e persino arrivare al punto di bloccare i contenuti di base che influenzano il gameplay come gli eroi dietro acquisti separati ha attirato l’ira dei fan a frotte.
Sebbene OW2La monetizzazione di è l’argomento principale della discussione, i giocatori stanno toccando tutto, dalla cancellazione senza tante cerimonie della campagna PvE promessa (l’intera giustificazione degli sviluppatori per un sequel per cominciare) al bilanciamento, e la protesta è evidentemente diventata troppo forte per Blizzard da ignorare.
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La dichiarazione di Keller consiste in gran parte in riassunti che coprono le ultime aggiunte al gioco e afferma che gli sviluppatori hanno “sentito da molti dei nostri giocatori principali che il gioco è nello stato migliore che sia mai stato”. Anche questa ripetizione del fatto che hanno ricevuto feedback positivi emerge alcune volte durante la dichiarazione, ma c’è poco da vedere nei forum pubblici.
Verso la fine, la modalità PvE in scatola viene menzionata come “un progetto ambizioso che alla fine non siamo riusciti a realizzare” e giustamente indicata come uno dei “motivi principali di insoddisfazione per il gioco” dei giocatori. Piuttosto che affrontare veramente la recente ondata di sentimenti negativi, tuttavia, Keller ci sorvola sopra, decidendo invece di continuare ad andare avanti, essenzialmente, impegnandosi a continuare a fare quello che hanno fatto, al diavolo i critici.
È una risposta deludente per molti, ma anche l’unica realistica. Recensioni negative o meno, Overwatch 2 sta ancora facendo soldi a palate, e gli sviluppatori giocheranno naturalmente in qualsiasi strategia che lo faccia andare avanti. Nessuno sa cosa ci sia nel futuro del gioco, ma una cosa è chiara: saranno gli sviluppatori, non i giocatori, a deciderlo.